E' opinione diffusa

D'INVERNO E DURANTE LE ORE DI PUNTA LE SOCIETA' CHE EROGANO IL METANO SIANO SOLITE "POMPARE" DELL'ARIA IN RETE PER FAR FRONTE AI PICCHI DI CONSUMI. E' VERO??

Falso.

I motivi di questa opinione sono dovuti dal fatto che spesso d'inverno o durante le ore di punta gli utenti vedono un leggero "calo di fiamma" nei focolari che non é tuttavia dovuto all'immissione di aria nella rete.

Il calo osservabile nei periodi di punta é piuttosto imputabile al sottodimensionamento o al cattivo funzionamento dei riduttori di pressione intermedi usati nelle reti o dall'utente stesso.

In effetti nei periodi di punta a fronte del maggior consumo si verifica un leggero calo di pressione nella rete che, se i riduttori di pressione sono sottodimensionati rispetto alle necessità di picco o non funzionano bene, si ripercuote sulle utenze con un calo dell'intensità della fiamma.

Sarebbe d'altra parte quasi impossibile "pompare" aria in rete in quanto il metano non viene compresso in Italia ma arriva dai gasdotti provenienti dall'estero (Africa del Nord, Russia etc.) ad una pressione elevata che viene via via ridotta lungo la rete di distribuzione.

E' tuttavia facilissimo togliersi con poca spesa ogni dubbio sull'eventuale presenza di un eccesso d'aria nelle reti di distribuzione del metano; é in effetti sufficiente prelevare un campione di metano e sottoporlo ad un'analisi che ne accerti il Pci, che deve comunque risultare almeno pari a quello stabilito sull'impegno contrattuale.

Provare per credere!